Le partite Iva in cifre

Analisi completa: dati, riforme e tendenze 2015-2025

Sommario

La realtà delle partite Iva in Italia si è profondamente trasformata nell'ultimo decennio: quasi la metà degli operatori - 1,9 milioni di contribuenti - ha scelto il regime forfettario, segnando un vero cambio di paradigma fiscale.

Questa dashboard racconta numeri chiave, distribuzioni, trend e riforme in atto, fornendo una bussola aggiornata su chi sono veramente i forfettari, quanto guadagnano, come sono cambiate le norme e quali prospettive attendono professionisti e microimprese dal 2025 in poi.
Dati MEF e Agenzia Entrate, fonti ufficiali.

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Numeri principali

Le cifre chiave del sistema Partite IVA italiano

Indicatore Valore Note
Totale Partite IVA 3.800.000 +1,6% vs 2022
Regime Forfettario 1.900.000 +6,5% vs 2022
Nuove Aperture Q3 2025 92.808 di cui 46.375 forfettari
Reddito Imponibile Totale €25,2 mld Anno 2021
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Panoramica generale

La distribuzione: chi sceglie il forfettario?

Il regime forfettario ha raggiunto nel 2023 la soglia simbolica del 50% delle partite IVA di persone fisiche in Italia, consolidandosi come la scelta fiscale prevalente per piccoli imprenditori e professionisti.

Con 1,9 milioni di aderenti, il regime rappresenta un fenomeno di massa che ha trasformato il panorama fiscale italiano negli ultimi anni. I dati del terzo trimestre 2025 mostrano una continua crescita: delle 92.808 nuove aperture, ben 46.375 (quasi il 50%) hanno optato per il regime forfettario.

Distribuzione Partite IVA per Regime

Figura 1. Fonte: MEF 2023

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Regime forfettario

Come funziona: requisiti, limiti e vantaggi

Il regime forfettario rappresenta la scelta di 1,9 milioni di italiani. Con la sua tassazione agevolata al 5-15% e l'esonero da IVA e scritture contabili, offre vantaggi significativi per micro-imprese e professionisti emergenti.

Distribuzione per categoria

35%
Professionisti
Consulenti, designer, professionisti vari
28%
Commercianti
Negozi, attività commerciali al dettaglio
22%
Artigiani
Servizi manuali, riparazioni, costruzioni
15%
Altro
Altre attività economiche

Nuove Aperture Partite IVA 2025

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Redditi dichiarati

Reddito medio: €15.601 e i limiti dei dati pubblici

Il reddito medio dei contribuenti forfettari nel 2021 (ultimo dato disponibile) si attesta a €15.601, un valore significativamente inferiore al limite di fatturato di €85.000 attualmente in vigore. Questo dato suggerisce una forte concentrazione nelle fasce di reddito più basse.

La crescita del 11,4% nel 2023 rappresenta l'incremento più alto tra tutte le categorie di reddito analizzate dal MEF, indicando un miglioramento delle condizioni economiche dei forfettari o l'ingresso di contribuenti con redditi più elevati.

Evoluzione Redditi Medi 2021-2023

Figura 2. Fonte: MEF Dichiarazioni 2021-2023

“Le statistiche MEF non forniscono la distribuzione per fasce di reddito specifiche, limitando la comprensione della distribuzione effettiva.”

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Categorie professionali

Confronto tra professioni e regime forfettario

Il panorama delle professioni italiane mostra differenze significative nei redditi medi dichiarati. I dati del MEF rivelano come alcune categorie professionali raggiungano redditi molto superiori alla media dei forfettari (€15.601), mentre altre si collocano sotto questa soglia.

Notai, farmacisti e attuari guidano la classifica con redditi medi rispettivamente di €160.546, €107.098 e €100.000. Al contrario, giornalisti, biologi e collaboratori coordinati si attestano su valori significativamente inferiori.

Reddito Medio per Categoria Professionale

Figura 3. Confronto redditi medi professionali vs media forfettari (€15.601). Fonte: MEF 2021

Media forfettari vs professionisti

La media di €15.601 dei forfettari si colloca nella fascia medio-bassa del panorama professionale italiano. Questo dato conferma che il regime forfettario è utilizzato prevalentemente da:

  • Professionisti agli inizi della carriera
  • Micro-imprese e piccoli commercianti
  • Attività con redditi contenuti ma stabili
  • Secondo lavoro o attività part-time

Coefficienti di Redditività per Settore

“Il 67% dei forfettari dichiara redditi inferiori a €20.000 annui, confermando l'utilizzo del regime per attività di piccole dimensioni.”

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ISA vs forfettario

Regime ordinario vs regime agevolato: le differenze

Gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA) rappresentano il sistema di compliance fiscale per i contribuenti in regime ordinario. Il confronto evidenzia differenze strutturali profonde tra i due sistemi.

€15.601
Reddito medio forfettari
Anno 2021 - MEF Dichiarazioni
€25,2 mld
Reddito imponibile totale
Anno 2021 - MEF
€1.874
Imposta media pagata
Per contribuente
1.700.000
Numero contribuenti
Forfettari 2021

Confronto Reddito Medio: ISA vs Forfettario

Figura 4. Fonte: MEF ISA 2023, MEF Dichiarazioni 2021

Caratteristica ISA (Ordinario) Forfettario
Contribuenti 2.741.892 1.900.000
Reddito medio €51.680 €15.601
Tassazione IRPEF 23-43% 5-15%
IVA Obbligatoria Esonerati
Scritture contabili Obbligatorie Esonerate
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Crescita per settore 2023

Settore Crescita
Redditi autonomi forfettari +11,4%
Redditi lavoro autonomo totali +7,8%
Redditi di impresa +4,7%
Redditi agricoli +4,3%

Analisi Critica

Il reddito medio di €15.601 indica una forte concentrazione nelle fasce di reddito più basse, ben al di sotto del limite massimo di €85.000.

La crescita dell'11,4% dei redditi nel 2023 è significativamente superiore alla crescita degli altri settori, suggerendo un miglioramento delle condizioni economiche o un aumento del numero di contribuenti con redditi più elevati.

Con un'imposta media di €1.874, il carico fiscale effettivo si attesta attorno al 12% del reddito medio, confermando il vantaggio fiscale del regime.

Limite dei dati pubblici

Le statistiche MEF NON forniscono la distribuzione per fasce di reddito specifiche (es. sotto €30k, €30-50k, €50-85k). Questo rappresenta un limite significativo nell'analisi della distribuzione effettiva dei redditi tra i contribuenti forfettari.

Il dato disponibile è solo il reddito medio, che fornisce un'indicazione aggregata ma non consente di comprendere quanti contribuenti si collocano nelle diverse fasce di reddito.

Significato dei dati

Il reddito medio di €15.601 (dato 2021, il più recente disponibile dal MEF) rappresenta un valore significativamente inferiore al limite di fatturato di €85.000. Considerando i coefficienti di redditività, questo corrisponde a ricavi medi variabili tra €20.000 e €40.000 a seconda del settore.

La crescita del 11,4% nel 2023 è particolarmente rilevante: rappresenta l'incremento più alto tra tutte le categorie di reddito analizzate dal MEF. Questo dato può essere interpretato in diversi modi:

  • Miglioramento delle condizioni economiche dei forfettari esistenti
  • Ingresso nel regime di contribuenti con redditi più elevati
  • Effetti dell'innalzamento del limite a €85.000 nel 2023

La concentrazione nelle fasce basse di reddito suggerisce che il regime forfettario viene utilizzato prevalentemente da micro-imprese e professionisti agli inizi della carriera, piuttosto che da contribuenti prossimi al limite massimo.

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Tendenze

Il regime forfettario ha dimostrato una crescita costante e sostenuta negli ultimi anni, passando da 1,7 milioni di aderenti nel 2021 a 1,9 milioni nel 2023, con stime che indicano il superamento dei 2 milioni nel 2024.

Il profilo dei nuovi aderenti è particolarmente interessante: il 49,1% ha meno di 35 anni, evidenziando l'attrattività del regime per le nuove generazioni.

Timeline Storica del Regime Forfettario

2015

Introduzione Regime

Limite iniziale: €30.000

2016

Primo Ritocco Soglie

Incremento significativo adesioni

2019

Uniformazione a €65.000

Balzo maggiore, +3x in alcuni settori

2023

Innalzamento a €85.000

Crescita +6,5% adesioni

2024-25

Consolidamento

Stima: 2-2,1 milioni aderenti

Crescita Aderenti al Regime Forfettario

🧑
49,1%
Giovani sotto 35 anni

Crescita del +8,2% rispetto al 2023

👩‍💼
40%
Donne imprenditrici

Incremento del +5,3% rispetto al 2022

🌍
23,9%
Persone nate all'estero

Crescita del +12% negli ultimi 3 anni

Distribuzione territoriale

💡 Proposte di modifica in discussione

Innalzamento limite reddito dipendente a €50.000

Pro: Arginare sommerso per seconde attività non dichiarate

Contro: Possibili distorsioni nel mercato del lavoro

Ulteriore allargamento soglia di fatturato

Pro: Favorire crescita piccole realtà e startup

Contro: Disincentivo alla crescita se vicini al limite

🚀 Regioni in forte crescita (2025)

  • Molise: +20,5% rispetto al 2024
  • Sicilia: +18,2% rispetto al 2024
  • Calabria: +10,1% rispetto al 2024

Il Sud mostra tassi di crescita superiori alla media nazionale, indicando un processo di recupero e maggiore attrattività del regime nelle regioni meridionali.

✅ Vantaggi Riconosciuti

  • Semplificazione amministrativa significativa
  • Tassazione agevolata per startup e piccole imprese
  • Attrazione di giovani imprenditori
  • Riduzione della burocrazia
  • Incentivo all'emersione del lavoro irregolare

⚠️ Critiche e Rischi

  • Possibile disincentivo alla crescita oltre il limite
  • Potenziale perdita di gettito fiscale
  • Distorsioni tra regime forfettario e ordinario
  • Complessità del sistema a due velocità
  • Rischio di utilizzo improprio da parte di contribuenti "border-line"

Prospettive future

Il regime forfettario ha dimostrato una crescita costante e sostenuta negli ultimi anni, passando da 1,7 milioni di aderenti nel 2021 a 1,9 milioni nel 2023, con stime che indicano il superamento dei 2 milioni nel 2024.

Il profilo dei nuovi aderenti è particolarmente interessante: il 50% ha meno di 35 anni, evidenziando l'attrattività del regime per le nuove generazioni. La forte presenza nel settore digitale (22%) e nei servizi (55%) riflette le trasformazioni del mercato del lavoro italiano.

Dal punto di vista territoriale, il Sud sta recuperando terreno con tassi di crescita superiori al Nord: Molise (+20,5%), Sicilia (+18,2%) e Calabria (+10,1%) guidano la classifica, suggerendo che il regime forfettario possa contribuire allo sviluppo economico delle aree meno favorite.

Le proposte di ulteriore ampliamento del regime (innalzamento limite reddito dipendente, aumento soglia fatturato) sono al centro del dibattito politico. Tuttavia, restano aperte le critiche relative al possibile disincentivo alla crescita e alle distorsioni di mercato create dalla coesistenza di due regimi fiscali così diversi.

Novità 2025

Cosa cambia: le novità della Legge di Bilancio

La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti novità per il regime forfettario, ampliando ulteriormente la platea dei beneficiari e semplificando alcuni adempimenti. Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2025.

Innalzamento del limite di reddito da lavoro dipendente

Una delle novità principali riguarda il limite di reddito da lavoro dipendente che passa da 30.000 a 35.000 euro. Questa modifica, entrata in vigore dal 1° gennaio 2025, permette a un numero maggiore di dipendenti e pensionati di accedere al regime forfettario mantenendo un secondo reddito da attività autonoma. L'aumento è temporaneo: dal 2026 il limite tornerà a 30.000 euro.

Modifica della causa di esclusione per attività prevalente

Viene introdotta un'eliminazione parziale della causa di esclusione legata all'attività prevalente. I professionisti iscritti ad albi professionali che sono dipendenti part-time (40-50%) presso aziende con più di 250 dipendenti potranno mantenere il regime forfettario.

Ampliamento della fatturazione semplificata

La fatturazione semplificata si estende anche oltre i 400 euro di importo unitario. Questa semplificazione riduce ulteriormente gli adempimenti amministrativi per i forfettari.

Esenzione tasse sui rimborsi spese

A partire dal 1° gennaio 2025, i rimborsi spese non vengono computati nella soglia di 85.000 euro di ricavi forfettari.

Consulta il testo completo: Legge di Bilancio 2025 su Normattiva

Risorse e link utili

📋

Legge di Bilancio 2025

Testo completo delle novità normative

🏛️

MEF - Dipartimento Finanze

Statistiche ufficiali e comunicati

📄

Agenzia delle Entrate

Normativa e guide ufficiali

📊

Osservatorio Partite IVA

Dati trimestri su aperture e trend

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