Il regime forfettario ha dimostrato una crescita costante e sostenuta negli ultimi anni, passando da 1,7 milioni di aderenti nel 2021 a 1,9 milioni nel 2023, con stime che indicano il superamento dei 2 milioni nel 2024.
Il profilo dei nuovi aderenti è particolarmente interessante: il 49,1% ha meno di 35 anni, evidenziando l'attrattività del regime per le nuove generazioni.
💡 Proposte di modifica in discussione
Innalzamento limite reddito dipendente a €50.000
Pro: Arginare sommerso per seconde attività non dichiarate
Contro: Possibili distorsioni nel mercato del lavoro
Ulteriore allargamento soglia di fatturato
Pro: Favorire crescita piccole realtà e startup
Contro: Disincentivo alla crescita se vicini al limite
🚀 Regioni in forte crescita (2025)
- Molise: +20,5% rispetto al 2024
- Sicilia: +18,2% rispetto al 2024
- Calabria: +10,1% rispetto al 2024
Il Sud mostra tassi di crescita superiori alla media nazionale, indicando un processo di recupero e maggiore attrattività del regime nelle regioni meridionali.
Prospettive future
Il regime forfettario ha dimostrato una crescita costante e sostenuta negli ultimi anni, passando da 1,7 milioni di aderenti nel 2021 a 1,9 milioni nel 2023, con stime che indicano il superamento dei 2 milioni nel 2024.
Il profilo dei nuovi aderenti è particolarmente interessante: il 50% ha meno di 35 anni, evidenziando l'attrattività del regime per le nuove generazioni. La forte presenza nel settore digitale (22%) e nei servizi (55%) riflette le trasformazioni del mercato del lavoro italiano.
Dal punto di vista territoriale, il Sud sta recuperando terreno con tassi di crescita superiori al Nord: Molise (+20,5%), Sicilia (+18,2%) e Calabria (+10,1%) guidano la classifica, suggerendo che il regime forfettario possa contribuire allo sviluppo economico delle aree meno favorite.
Le proposte di ulteriore ampliamento del regime (innalzamento limite reddito dipendente, aumento soglia fatturato) sono al centro del dibattito politico. Tuttavia, restano aperte le critiche relative al possibile disincentivo alla crescita e alle distorsioni di mercato create dalla coesistenza di due regimi fiscali così diversi.